.
SOS Plastica: 1 italiano su 3 ritiene che siano le aziende a dover offrire risposte concrete per la riduzione dell’uso della plastica nelle confezioni dei prodotti venduti .
A rilevarlo è il primo studio Ipsos dedicato alla “plastica”, realizzato grazie all’analisi di numerosi studi e indagini di mercato condotte dall’Istituto su tematiche quali Csr (corporate social responsibility – responsabilità sociale d’impresa) e sostenibilità ambientale, che ci racconta comunque una crescente consapevolezza ambientale dei cittadini e delinea le aspettative dei consumatori nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale. Ma su 65 Aziende e Associazioni Industriali, solo una cinquantina hanno espresso il loro consenso a partecipare alla direttiva comunitaria che, a partire dal 2021 vieterà produzione e commercializzazione della plastica monouso in tutti i Paesi membri dell’Unione europea; la Coop è l’unica azienda della GDO italiana a essere presente:
Al centro degli impegni sottoscritti da Coop con la UE in primo luogo le bottiglie di acqua minerale, i flaconi detergenza casa e tessuti, le vaschette per ortofrutta. Rientrano nel progetto anche le cassette riutilizzabili che servono a movimentare l’ortofrutta, la carne e il pesce. Per le 27 referenze di acqua Coop già a dicembre 2019 si raggiungerà il 30% di presenza di riciclato fino a salire al 50% a gennaio 2023. Si tratta di impegni importanti, viste le quantità interessate. Solo le cassette usate in ortofrutta che vengono rinnovate ogni anno sono 600.000, già oggi contengono il 40% di plastica riciclata, per arrivare al 60% del 2025.
“Partiamo da una situazione di vantaggio grazie a scelte fatte nel tempo per la riduzione, il riciclo e il riuso – spiega Maura Latini, direttore generale di Coop Italia – Stando alla direttiva europea, ad esempio, abbiamo in Coop già sostituito alcuni prodotti monouso in plastica con materiali biodegradabili e compostabili: è il caso delle stoviglie in PLA dal 2004 e dei bastoncini di cotone per orecchie biodegradabili, già così da anni, anche se per legge dovranno esserlo dal 2019. Non intendiamo fermarci a questo e stiamo lavorando ad una campagna di mobilitazione e di informazione che partirà dopo l’estate e che coinvolgerà i soci (6,8 milioni) e i consumatori, così da contribuire con azioni e comportamenti sostenibili e coerenti alla tutela del bene più prezioso che abbiamo”.
L’impegno social, come ogni causa che si rispetti, spopola sui social, attraverso una Plastic Free Challenge, una sfida a suon di video e hashtag, una presa di coscienza che coinvolge grandi e piccini verso un uso pi’ consapevole di prodotti riciclabili attraverso soluzioni e ” video tutorial” in grado di arginare l’enorme quantità di plastica che produciamo attraverso un’hashtag: #RICICLIAMO